La riapparizione di Fortnite è di questa notte e arriva dopo il tentativo di Apple di aggirare l’ingiunzione del magistrato Yvonne Gonzalez Rogers, ignorando la sottomissione alla revisione di Fortnite e sostenendo che la sentenza non le impediva di rifiutare l’app a causa della storica violazione del 2020, la famigerata “hotfix” con cui Epic aveva inserito i pagamenti diretti in Fortnite, scatenando la faida. Secondo Epic, anche se i contratti Apple consentono di rifiutare un’app per motivi legittimi, la sentenza del tribunale vieta esplicitamente di respingere applicazioni solo perché includono un link a metodi di pagamento esterni, come nel caso di Fortnite; e se quell’ingiunzione deve avere davvero efficacia, Apple non può nemmeno punire gli sviluppatori che cercano di farla valere in tribunale. Oggi in pratica il 100% del fatturato di App Store (circa il 23% del bilancio) deriva dall’obbligo degli sviluppatori di vendere in app, senza passare da siti esterni e se la sentenza sarà confermata, cadrebbe un fondamentale pilastro del suo modello di business e la strada sarà aperta anche per Spotify, Netflix e centinaia di altri sviluppatori, che potranno recuperare margini senza passare dal “casello” Apple.
Author: Fabrizio Frattini
Published at: 2025-05-21 07:44:21
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