“Ferivano civili, poi sparavano sui soccorsi. Per uccidere un bambino si pagava di più”: il racconto dell’orrore sui ‘turisti cecchini’ di Sarajevo

“Ferivano civili, poi sparavano sui soccorsi. Per uccidere un bambino si pagava di più”: il racconto dell’orrore sui ‘turisti cecchini’ di Sarajevo


Quello che sappiamo dell’operazione è che è durata abbastanza a lungo (forse dal 1993 al 1995), che ha richiesto una logistica significativa (trasporto in aereo da Trieste, elicottero e veicoli dalla Serbia attraverso la zona di guerra fino a Sarajevo), che è stata raggiunta un’elevata segretezza e che l’organizzazione è stata molto buona”. Tuttavia gli 007 bosniaci ritenevano che dietro a tutto ci fosse il servizio di sicurezza statale serbo (l’attuale BIA) e che fosse coinvolto anche il servizio di intelligence militare serbo (KOS) con l’assistenza di comandanti locali nella parte occupata. In una corrispondenza tra Gavazzeni e l’ex ufficiale bosniaco, quest’ultimo risponde così alle domande dello scrittore: “Un cacciatore appassionato che ha già provato tutti i tipi di safari classici (legali) e ha tutti i trofei, e poi per il bisogno di adrenalina cerca anche una testa umana come trofeo; una persona che ama le armi ed è allo stesso tempo un tipo psicopatico; un ex soldato che non riesce a fermarsi dopo essere stato su alcuni campi di battaglia; il tipo sadico che sperimenta modi per infliggere danni ad altre persone.

Author: Serenella Bettin


Published at: 2025-11-16 07:50:19

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