Da una parte c'è chi ritiene che lo Stato ebraico stia rispondendo in maniera legittima al pogrom del 7 ottobre 2023, e che dunque le operazioni a Gaza City siano indispensabili per sradicare i terroristi; dall'altra c'è chi accusa il governo Netanyahu di compiere un genocidio nella Striscia e di essersi macchiato dell'ennesimo atto disumano contro la popolazione civile. Tutto è partito dalla durissima presa di posizione di Enzo Iacchetti, che si è indignato per la situazione umanitaria a Gaza e - citando gli esperti che sostengono la tesi del genocidio - ha respinto l'utilizzo del termine "guerra" perché a suo giudizio Israele è sempre stato l'aggressore dei palestinesi. " Gli animi si sono surriscaldati e il conduttore di Striscia la Notizia ha sbottato, per poi esprimere un concetto molto democratico: " Non mi chiamare più quando c'è un contraddittorio, perché in questa guerra non ci deve essere un contraddittorio: non è una guerra, c'è solo un esercito.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Luca Sablone)
Published at: 2025-09-17 06:23:37
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