Questioni ambientali o di sangue, poco importa, Sound of falling si sviluppa, passando per la Guerra fredda dalla parte della Germania dell’Est, attraverso un female gaze che non esclude il pubblico maschile e, frammentando i tempi, mischiandoli assieme, realizza un film che sembra una caduta (falling appunto) in un limbo caldo, ma pieno di insidie, fantasioso e fantasmatico, con codici d’amore, a volte violenti e tribali. Tratto da uno scritto di Georgy Demidov, prigioniero nei gulag sovietici, il film racconta la storia di un giovane laureato in legge, Kornyev (Aleksandr Kuznetsov), che decide, nella provincia russa del 1937, di visitare un prigioniero politico, le cui denunce di soprusi da parte della polizia segreta sono arrivate tramite un biglietto scritto col sangue.Nonostante nel carcere tentino di dissuadere Kornyev dalla visita con attese lunghissime e prospettive di contrazione di un virus, il giovane non desiste. Per il resto, la Croisette ha sfornato (giustamente) sul tapis rouge starissime del calibro di Robert De Niro, Palma d’oro alla carriera, Leonardo DiCaprio, Bono, al centro di un documentario, Kristen Stewart, per la prima volta regista, Tom Cruise, protagonista dell’ultimo capitolo di Mission impossible, e un film di apertura musicale francesissimo, Partir un jour, ambientato nel mondo della cucina.
Author: di Cristina Battocletti
Published at: 2025-05-18 08:06:23
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