«In attesa della pronuncia della Corte d’Appello Usa sulla legittimità dei dazi, promossa tra l’altro da alcune aziende locali tra le quali l’importatore di vini italiani Victor Schwartz - ha commentato il responsabile di Wine Monitor di Nomisma, Denis Pantini - è evidente che le nostre aziende vitivinicole siano obbligate a monitorare le dinamiche in atto a livello globale per individuare altri mercati in grado di assorbire le nostre produzioni». Per quanto riguarda invece gli altri mercati di riferimento, anche in Canada i vini italiani hanno “scontato” un effetto dazi di Trump ma, stavolta in positivo nel senso che le bottiglie italiane hanno beneficiato di un effetto sostituzione dei vini americani penalizzati invece dai cittadini canadese sulla scorta della guerra commerciale Usa-Canada innescata dallo stesso Presidente Trump. Rispetto alle singole categorie di vini, da gennaio a giugno 2025 rallenta l’ascesa degli spumanti italiani, con una crescita cumulata nei 12 mercati pari a +1% a valore e +6% a volume: Giappone, Stati Uniti e Cina sono i tre mercati che registrano le crescite più dinamiche.
Author: di Giorgio dell'Orefice
Published at: 2025-09-01 09:05:48
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