Nella stazione di scambio giungono Larry (Miles Teller, lo ricordate in Whiplash) e Joan (Elizabeth Olsen, che a noi piace di più in I segreti di Wind River che nelle giaculatorie Marvel), due simpatici vecchietti che abbiamo visto battibeccare in automobile in mezzo al traffico prima dei titoli di testa, morti a una settimana l’uno dall’altra: prima lui, dopo essersi strozzato con un pretzel, poi lei per il cancro. Eternity parrebbe quindi già finire dopo una quarantina di minuti, se non fosse che il barista che ha servito Larry il primo giorno in cui è giunto lì altri non è che Luke (Callum Turner): primo marito di Joan, morto nella guerra di Corea e rimasto un giovanotto aitante e fascinoso che attende la sua ex moglie da almeno 50 anni per passare insieme l’eternità. Se c’è poi uno scarto in positivo rispetto a tante romanticherie d’accatto hollywoodiane è l’impianto produttivo generoso nel ricreare un’atmosfera originale, satura di codici nuovi da cogliere al volo e in fretta, tra stazione di scambio e relativi mondi dell’eternità in cui si svolge il 99% della storia.
Author: Davide Turrini
Published at: 2025-11-22 17:39:55
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