Ecco Robicheaux. Un detective perso nel male della Louisiana

Ecco Robicheaux. Un detective perso nel male della Louisiana


Nelle storie di cui è protagonista, vittima e carnefice (ormai siamo alla ventiquattresima: la prima, Neon Rain, è del 1987) Robicheaux conduce il lettore dentro ad un mondo inesplorato: marines reduce dal Vietnam, poliziotto francofono a New Iberia e New Orleans, cattolico (e questo non è un particolare insignificante), ex-alcoolizzato e pieno di incubi da coscienza turbata da spettri del passato e dai troppi morti incontrati nella quotidianità, il detective creato da Burke si staglia come un eroe biblico sulla scena di un mondo che si trascina nella tragicità del male. Su questo background storico, Burke innesta il suo racconto, con Robicheaux ed il fido amico Clete Purcel (i due personaggi erano insieme a Saigon, poi ne hanno vissute di cotte e di crude in un territorio geografico ed umano a mezza via tra legalità e criminalità, affogando nel Jack Daniels e nel Southern comfort ogni pessimo ricordo ed ogni esame di coscienza) costretti a immergersi ogni giorno di più in un ambiente in cui papponi e trafficanti di crack, scrittori e produttori cinematografici con troppi scheletri nell'armadio, neonazisti e ricche famiglie decadute non fanno sconti a nessuno. Non a caso si è portato a casa un Hammet Prize (nel 94 per il suo capolavoro, Dixie City Jam) e tre Edgar Award, l'ultimo dei quali ha premiato un suo romanzo del 2023, Flags on the Bayou, un affascinante affresco storico dedicato alla Louisiana della Guerra di Secessione, volume in cui i buoni ed i cattivi, i sudisti e gli yankee partecipano della lotta tra vero e falso, tra peccato e giustizia, tra salvezza e perdizione, ma senza contrapposizioni manichee.

Author: redazione@ilgiornale-web.it (Walter Gatti)


Published at: 2025-08-11 03:00:03

Still want to read the full version? Full article