Già dal 1948 sull’isola furono attivate operazioni di intercettazione radar e radio, poi potenziate negli anni Sessanta con nuove strutture e culminate nel 1986 con la costruzione di una grande torre dotata di antenne e sistemi d’ascolto, rimasta operativa fino al 2012. Formalmente, in base agli accordi post-bellici, l’isola non poteva ospitare truppe straniere permanenti e restava presidiata da forze danesi leggere, ma la sua funzione di “orecchio dell’Alleanza” la trasformò in un obiettivo sensibile per Mosca: non mancarono sospetti di attività di sabotaggio e infiltrazioni sovietiche per disturbare le stazioni di ascolto. Oggi, la memoria di quell’epoca rivive nelle ex basi trasformate in museo, ma anche nella nuova centralità strategica che Bornholm ha assunto dopo la guerra in Ucraina, con la riattivazione di radar e strutture militari a difesa del Baltico.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Francesca Salvatore)
Published at: 2025-09-27 15:23:27
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