E per capire la sua duttilità, appena dopo l’esordio segnaliamo e ricordiamo che è protagonista di La giornata balorda di Bolognini assieme a Jean Sorel e di un capolavoro della commedia agrodolce italiana, quel Una vita difficile (1961) di Dino Risi dove fa coppia con Alberto Sordi, dando anima e corpo all’amara presenza di Elena, moglie di quel Silvio Pagnozzi che esce dalla guerra da idealista, scansando i compromessi lavorativi e politici, ma faticando mostruosamente a campare. Massari non ha bisogno di pigmalioni, di mostrarsi in copertine, la sua carriera si fa subito internazionale, addirittura hollywoodiana con La città prigioniera (1964), poi spagnola per il maestro Carlos Saura (I cavalieri della vendetta), infine inizia un sodalizio con le produzioni francesi di genere drammatico del periodo che culminano in L’amante di Sautet (1970) assieme a Michel Piccoli e soprattutto in Soffio al cuore di Louis Malle (1971) dove da moglie fiorentina, solare e giocosa di monsieur Chevalier (Daniel Gelin), ginecologo di Digione, è protagonista di uno scandaloso incesto con il figlio quattordicenne. Sono gli anni d’oro per l’attrice romana, in cui recita con Alain Delon in La prima notte di quiete di Zurlini (1972) e dove tra Cristo si è fermato a Eboli di Rosi e Allonsanfan dei Taviani, cavalca il cinema franco americano prestandosi in ruoli di spessore per Pierre Granier-Deferre, Henri Verneuil, Rene Clement e John Frankenheimer, lavorando con Jean Louis Trintignant, Jean Paul Belmondo, Alan Bates.
Author: Davide Turrini
Published at: 2025-06-25 09:11:16
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