Discutere se Anas al-Sharif meritasse di essere ucciso o no è una deriva offensiva, pericolosa e razzista

Discutere se Anas al-Sharif meritasse di essere ucciso o no è una deriva offensiva, pericolosa e razzista


Il lavoro di Anas al-Sharif e la sua dedizione hanno riempito le giornate di tutti i palestinesi, e la sua morte è un colpo che violenta le nostre anime come se fosse un membro della famiglia di ognuno di noi. “Aspettavamo di sentire con la sua voce la notizia del cessate il fuoco, ma la colonia genocida ha spento la sua voce prima di spegnere il fuoco”, mi ha detto la mia amica Yasmina, mentre cercavamo di elaborare questo ennesimo evento traumatico che ha travolto le nostre vite. Il fatto che si discuta dell’assassinio di al-Sharif (e che lo si chiami solo per nome proprio è un atto razzista, perché lo infantilizza, dato che per i giornalisti occidentali si usa il cognome) concentrandosi sul suo presunto sostegno a Hamas è puro razzismo.

Author: Dalia Ismail


Published at: 2025-08-13 15:12:18

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