In realtà l’intesa di massima sulla decarbonizzazione degli impianti dell’ex Ilva di Taranto firmata martedì al ministero delle Imprese e del Made in Italy dopo otto ore di trattativa si limita a rinviare a settembre i nodi più delicati, dai tempi e modalità della transizione alla localizzazione del polo Dri per il preridotto. Il segretario generale Michele De Palma e il coordinatore nazionale siderurgia Loris Scarpa rivendicano il piano condiviso in passato – tre forni elettrici a Taranto, uno a Genova e un polo del DRI – e denunciano che “al momento questo non c’è”. Il segretario generale Ferdinando Uliano e il segretario confederale Giorgio Graziani chiedono che gli impianti di preridotto siano realizzati a Taranto “per garantire occupazione e sostenibilità industriale in un sito strategico”, avvertono sulla mancanza di riferimenti alla verticalizzazione e sulla “forte preoccupazione” per l’ipotesi di suddivisione tra aree nord e sud dello stabilimento.
Author: Eleonora Lavaggi
Published at: 2025-08-13 14:39:16
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