De Luca denuncia la recrudescenza dell’antisemitismo in Europa, collocandolo nel quadro emotivo prodotto dal genocidio a Gaza e dalle immagini delle vittime civili palestinesi: “Oggi riprende vigore l’antisemitismo, perché a Gaza il genocidio in atto del popolo palestinese ha cambiato completamente lo stato d’animo di milioni di cittadini d’Europa e soprattutto di giovani per i quali i campi di concentramento sono vicende storiche e lontane, mentre invece i morti e ammazzati di Gaza sono cose quotidiane. E così – prosegue – apprendiamo che 5mila bambini hanno bisogno di medicinali ma non li fanno arrivare, che nelle carceri israeliane si torturano i prigionieri e si violentano le donne, che in Cisgiordania si fanno i rastrellamenti come facevano i nazisti e si dà un’ora di tempo alle famiglie palestinesi per abbandonare le case e le buttano a terra oppure le ammazzano nell’indifferenza generale”. La conclusione è una sorta di ammonimento rivolto tanto alla politica quanto agli apparati militari: le tecnologie di difesa, afferma, si potenziano “in silenzio”, senza proclami, e la strada da seguire non è l’esibizione muscolare bensì il ritorno al multilateralismo, unico orizzonte che può tutelare la pace: “Facciamo qualche ragionamento su una linea che guarda al multilateralismo, non al potenziamento delle alleanze militari, perché su questa strada la pace non la difendiamo, è una illusione”.
Author: F. Q.
Published at: 2025-12-07 10:19:29
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