Dazi, Italia in cima alla lista dei Paesi che rischiano di più: la tariffa reciproca può toccare il 60%

Dazi, Italia in cima alla lista dei Paesi che rischiano di più: la tariffa reciproca può toccare il 60%


Il calcolo l’ha fatto Bloomberg, che (vedi tabella sotto) ha sommato le barriere tariffarie e non tariffarie e l’Iva – ritenuta dalla Casa Bianca “peggio di un dazio” – in vigore nei “dirty 15” citati nei giorni scorsi dal segretario al Tesoro Scott Bessent: il gruppo di 15 Stati da cui arriva la maggior parte dell’import negli Usa e che vantano quindi i maggiori avanzi della bilancia commerciale nei confronti di Washington. Il leader del suo partito (Ppe), Manfred Weber, parlando all’Eurocamera ha avvertito che “se Trump si concentra sui beni europei, noi dovremmo concentrarci di più sui servizi americani“, lasciando intendere che sul tavolo c’è l’opzione di attivare lo strumento anti-coercizione, arma che consentirebbe di imporre restrizioni alla partecipazione di aziende del Paese terzo agli appalti pubblici, ritirare licenze di importazione, limitare lo sfruttamento dei diritti di proprietà intellettuale. Il Wall Street Journal aveva riferito di una possibile tariffa generalizzata del 20%, come da suggerimento del nuovo numero uno del Council of Economic Advisors Stephen Miran, che auspica anche un “accordo di Mar-a-Lago” (dal nome della residenza di Palm Beach che è il buen retiro del tycoon) con le altre grandi economie per deprezzare il dollaro a vantaggio della competitività delle merci statunitensi.

Author: Chiara Brusini


Published at: 2025-04-01 10:55:10

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