Tutte le guerre sono in realtà guerre per l’energia, scrive Battiston: durante la Seconda Guerra Mondiale, lanciando l’Operazione Barbarossa, Hitler non avrebbe potuto continuare la guerra senza il petrolio di Baku, mentre il Giappone attaccò gli USA spinto dalla fame di risorse per prendere con la forza quello di cui aveva bisogno. Attualmente sembra che nessun cambio di prospettiva verso l’uso di energie rinnovabili riuscirebbe in tempi brevi a sopperire all’immenso fabbisogno energetico e a ridurre (non eliminare) l’attuale inquinamento, per non parlare dei problemi generati dalla necessità di una almeno iniziale riconversione dell’intero sistema, con la costruzione di nuovi impianti e nuove filiere di distribuzione che portino elettricità in paesi difficili da raggiungere. In uno slancio di ottimismo Battiston conclude immaginando che “ci si possa emancipare dai ricatti del petrolio ed instaurare nuove forme di cooperazione internazionale in cui l’energia smetta di essere motivo di conflitto e diventi terreno di collaborazione per un obiettivo condiviso”.
Author: Maria Arcà
Published at: 2025-12-09 10:52:11
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