Secondo la Coldiretti, l’annuncio del tycoon equivale a un colpo mortale da oltre 2,3 miliardi di euro sul cibo e le bevande made in Italy, che l’anno scorso dall’export verso gli Stati Uniti avevano incassato 7,8 miliardi di euro e quest’anno puntavano a raggiungere i 9 miliardi. Alla Ue le imprese alimentari, più che il pugno di ferro, preferiscono però chiedere un intervento della mano pubblica: «Non pensiamo però a sussidi – dice Mascarino – ma a interventi urgenti e strutturali per rafforzare la nostra capacità competitiva: snellire il carico burocratico sulle imprese, ridurre i prezzi dell’energia, facilitare l’accesso al credito». Per il vino italiano, che dagli Usa incassa 1,9 miliardi di euro, un quarto di tutto l’export, i dazi al 30% equivarrebbero di fatto «a un embargo», come l’ha definito il presidente dell’Uiv Lamberto Frescobaldi: «È impensabile – ha aggiunto – poter collocare altrove nel breve periodo questi volumi di vino».
Author: di Micaela Cappellini
Published at: 2025-07-13 11:00:36
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