Dagli asset ai confini: i nodi da sciogliere

Dagli asset ai confini: i nodi da sciogliere


Con la nuova bozza c'è più ottimismo, ha spiegato; anche perché le questioni controverse, a partire dalla cessione a Mosca delle regioni di Luhansk e Donetsk, di cui l'Ucraina controlla ancora il 14,5% e che formano il Donbass, sarebbero state "messe tra parentesi", congelate, lasciando la decisione finale su questo ed altri elementi "politicamente più sensibili" a Trump e Zelensky. La bozza "completamente rivista" - tanto che il consigliere del capo di gabinetto del presidente gialloblù, Oleksandr Bevz, ha detto che "il piano di 28 punti nella forma in cui tutti l'hanno visto non esiste più, alcuni punti stati tolti, alcuni cambiati, ci hanno ascoltato" - ieri è stata illustrata a Zelensky, che ha poi avuto una telefonata con il vicepresidente Vance esortando gli Usa a coinvolgere i Paesi europei. Bruxelles ottimista: non sarebbe infatti più menzionata la possibilità di destinare 100 miliardi di dollari di beni russi congelati agli sforzi guidati dagli Stati Uniti per ricostruire l'Ucraina, che prevedeva il 50% profitti per l'America e che i beni congelati non spesi fossero destinati a un fondo di investimento russo-americano.

Author: redazione@ilgiornale-web.it (Francesco De Remigis)


Published at: 2025-11-25 04:00:03

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