Nella notte in cui missili e droni hanno inciso nel buio una scia di fuoco, tra blackout, esplosioni e città svegliate nel terrore, una verità si è imposta con brutalità: la guerra, quando sembra rallentare, in realtà si allarga e cerca nuove ferite da aprire. Kiev ha replicato mirando a una delle infrastrutture più sensibili del territorio russo: la raffineria di Ryazan, una delle più grandi, capace di processare oltre 17 milioni di tonnellate di petrolio l'anno. Sul tavolo i colloqui tra Washington e Kiev sul possibile percorso verso un cessate il fuoco e la discussione, ancora teorica ma non più impensabile, sulla creazione di una forza di peacekeeping europea pronta a intervenire se si aprisse una finestra negoziale.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Luigi Guelpa)
Published at: 2025-12-07 04:00:02
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