Secondo Armis, la maggior parte delle aziende italiane adotta ancora un approccio reattivo: il 60% interviene solo durante o dopo l'attacco, e solo il 12% è in grado di anticipare le minacce settimane o mesi prima. Un dato particolarmente critico, se si considera che il 70% delle organizzazioni ritiene le minacce AI una preoccupazione significativa e il 52% teme che le tecnologie generative stiano livellando il campo da gioco, mettendo nelle mani di attori minori strumenti d'attacco fino a poco tempo fa impensabili. Il report evidenzia come i principali attori statali – Russia, Cina, Corea del Nord e Iran – stiano potenziando le loro operazioni con AI, attraverso malware adattivi, deepfake, attacchi automatizzati alle reti e sofisticate campagne di disinformazione.
Author: HDblog.it
Published at: 2025-04-09 15:05:00
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