La manifestazione del 5, nella sua dimensione di massa, ha quindi reso possibile una connessione sentimentale tra la piazza e la popolazione italiana che va molto al di là delle stesse posizioni specifiche del Movimento 5 stelle: è stata una piazza per la pace, contro la guerra, contro il folle progetto del riarmo europeo e italiano in cui si sono rispecchiati la maggioranza della popolazione italiana. Per questo a me pare necessario che in ogni città, in ogni territorio, si dia vita ad un Comitato unitario contro la guerra, contro l’aumento delle spese militari e l’esercito europeo che proponga esplicitamente l’aumento della spesa sociale, il rilancio della sanità pubblica, l’aumento dei salari: occorre uscire dall’austerità non per fare più spesa militare ma per aumentare la spesa destinata al benessere sociale e ambientale. Costruire comitati unitari che leghino la lotta al disagio sociale con il NO alla guerra è il punto su cui operare una vera svolta – oggi possibile – nel paese: oltre al valore in se, contribuirebbero anche a dare gambe concrete alla costruzione di un necessario movimento nazionale che arrivi alla convocazione di una manifestazione nazionale unitaria contro la guerra.
Author: Paolo Ferrero
Published at: 2025-04-16 07:57:48
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