Gli Stati Uniti sono il primo partner commerciale dell’industria cosmetica italiana con un valore di oltre 1,1 miliardi di euro - pari a circa il 13% dell’export totale di beauty made in Italy - e una bilancia commerciale generata dall’interscambio tra Italia e Usa che nell’arco dell’ultimo decennio è quadruplicata. Le criticità rilevate nel National trade estimate report dell’Amministrazione americana in merito alle difficoltà registrate dalle aziende statunitensi che operano in Europa e che motiverebbero l’apposizione dei dazi - tra le quali l’incertezza normativa, gli eccessivi oneri di compliance e certificazione, le lungaggini burocratiche, le procedure autorizzative e di conformità che si sono moltiplicate colpendo duramente il settore chimico e del packaging nel corso del processo di transizione ecologica europea – sono le medesime che le aziende italiane ed europee stesse affrontano e lamentano ogni giorno. E conclude: «Il nostro obiettivo rimane promuovere politiche commerciali che favoriscano la cooperazione reciproca e il rafforzamento dello scambio di valori, nonchè la collaborazione attiva volta alla progressiva riduzione di barriere non tariffarie e ostacoli tecnici che limitano la competitività delle aziende dentro e fuori dai confini europei».
Author: di Marika Gervasio
Published at: 2025-04-07 07:54:06
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