Così si conquistò la Liberazione

Così si conquistò la Liberazione


Una disamina estesa nella quale chi legge trova gli strumenti per approfondire quello che più gli interessa, con i curatori che nell’introduzione rimarcano l’intento dell’opera: sottrarre il discorso sulla Resistenza all’edulcorazione che ne è stata trasmessa insistendo sugli «aspetti unitari, nazional-patriottici», per ricondurlo invece alla «difficoltà e drammaticità» di una minoranza che si è armata, spesso non avendo mai preso un’arma in mano, e ha vissuto mesi cruenti, in una guerriglia con poche certezze e molti contrasti. Tuttavia il punto di non ritorno è segnato, le direttive emanate dal Pci prima nel gennaio del ’45, poi il successivo 10 aprile preludono all’assalto definitivo.Saranno quasi 25mila le vittime civili dei nazifascisti, osserva Amedeo Osti Guerrazzi chiudendo il capitolo riservato a tedeschi e repubblichini, «senza contare gli internati militari morti nei Lager, i quasi 8mila ebrei, i partigiani e le partigiane uccisi in combattimento, i soldati del “Regno del Sud” caduti al fronte, le decine di migliaia di deportati per il lavoro forzato in Germania». Non è un caso che Compagne, la raccolta di interviste di Bianca Guidetti Serra – staffetta nella Resistenza torinese e avvocata – sia uscito nel 1977 (ora appena ripubblicato da Einaudi): le testimonianze di quelle cinquanta donne della Resistenza torinese – quasi tutte di umili origini, tenaci e coraggiose – erano un esempio e un raccordo ideale tra passato e presente.

Author: di Eliana Di Caro


Published at: 2025-04-21 04:50:00

Still want to read the full version? Full article