Le quattro basi russe europee sono Osipovichy, in Bielorussia (fu già l’area di ricollocamento del Gruppo Wagner dopo il “patteggiamento”, chiamiamolo così, tra Prigozhin e Putin mediato da Lukashenko, un mese e mezzo prima che l’aereo di Prigozhin fosse fatto esplodere, uccidendolo), Kaliningrad, l’exclave della Russia sul Mar Baltico, praticamente attaccata alla Lituania e a Klaipeda, la base navale di Gadzhiyevo, che si trova a pochi chilometri dal confine con Norvegia e Finlandia, e la base nell’arcipelago della Novaja Zemlja, che collega il Mare di Barents e il Mare di Kara. A Osipovichi e Kaliningrad si trovano con certezza missili Iskander di ultima generazione, trasferiti dalla Russia nel 2022, che possono portare testate nucleari, e hanno la gittata per colpire in piena Europa: per la precisione, in tutti e tre i paesi baltici, in Ucraina e in Polonia. C’è poi il discorso di basi integralmente nuove ostruite in Russia: a maggio c’è stato un gigantesco leaks di dati e documenti segreti del ministero della Difesa di Mosca sul programma nucleare russo: una schema che ha dei pattern ricorrenti, tunnel sotterranei, bunker con testate ipersoniche Avangard, recinzioni elettrificate a tre livelli con sensori di attività sismica e radioattiva.
Author: Jacopo Iacoboni
Published at: 2025-07-16 08:20:16
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