Dopo il 7 ottobre 2023 lo stato israeliano ha approvato un piano che stanziava l’equivalente di circa 5 miliardi di euro in cinque anni per le comunità di abitanti vicine al confine con Gaza: oltre 2 miliardi sono già stati spesi, circa 137 milioni sono andati in programmi per favorire e sostenere il ritorno di abitanti sfollati. Ha detto al quotidiano francese Le Monde che in questi due anni la ricostruzione non è stata la priorità, ma che il piano di lavoro prevedeva prima «l’istruzione; la salute, in particolare quella mentale; gli aiuti sociali; il ricordo e la commemorazione; il recupero di una vita comunitaria». Molti media israeliani e internazionali in questi giorni hanno raccontato le storie dei parenti delle persone uccise o rapite nei kibbutz, perlopiù combattute tra la volontà di rientrare nelle case che avevano abitato e il trauma del ricordo di quei giorni, che rende difficile pensare a un futuro in quei luoghi.
Published at: 2025-10-07 10:22:40
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