Consiglio regionale ricorda il partigiano Nino Garau. Comandini, 'la sua lotta utile oggi'

Consiglio regionale ricorda il partigiano Nino Garau. Comandini, 'la sua lotta utile oggi'


Nel ripercorrere la storia di vita e di valori di Nino Garau, Comandini non ha mancato di ricordare la sua esperienza da funzionario prima e da segretario generale del Consiglio regionale (a partire dal 1949) e ha posto l'accento sul "coraggio del giovane Nino" che, dopo una breve esperienza nell'accademia aeronautica a Forlì, all'indomani dell'armistizio (8 settembre 1943) aveva trovato rifugio nel modenese, a San Vito, frazione del comune di Spilamberto, dove a meno di venti anni si unì agli oppositori del regime di Mussolini, fino a comandare una brigata partigiana. "La lotta di Geppe (era questo il suo nome di battaglia) - ha detto il presidente del Consiglio regionale - serve oggi a ricordare il valore fondamentale della libertà, della pace, della democrazia, in un tempo in cui oltre cinquanta conflitti funestano il Mondo, e la guerra in Ucraina e a Gaza dimostrano come i diritti inalienabili delle persone e persino quelli dei bambini siano messi in discussione". Comandini ha concluso il suo intervento con una frase pronunciata dallo stesso Garau e riproposta anche nel video andato in onda e che fa sintesi del film a lui dedicato (Geppe e gli altri, storia di vita di un comandante sardo) : "La guerra non la vince nessuno, la guerra è morte sia per i vinti che per i vincitori".


Published at: 2025-12-15 16:41:58

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