È quello in cui fece la prima apparizione il marinaio e avventuriero Corto Maltese, ed è ricordato anche per la sua importanza storica: insieme a lavori come La rivolta dei racchi di Guido Buzzelli è considerato il primo esempio mai pubblicato in Italia di graphic novel, il termine con cui oggi vengono definiti i fumetti con una struttura e delle ambizioni letterarie simili a quelle di un romanzo. I lettori rimasero affascinati dallo stile di disegno pulito ed espressivo di Pratt, dall’impostazione cinematografica delle sue tavole, e soprattutto dalla caratterizzazione dei suoi uomini di mare, che sfuggivano al rigido manicheismo tipico di molte produzioni del tempo («Non sono un eroe, non amo le regole», dice una delle frasi più famose di Corto Maltese) e rivelavano progressivamente frammenti del loro passato, abbandonandosi spesso a digressioni poetiche. Negli anni successivi Pratt continuò a far muovere Corto Maltese tra ambientazioni in parte reali e in parte immaginarie: dalla Venezia esoterica di Favola di Venezia alla rotta verso l’Asia centrale di La casa dorata di Samarcanda, fino a La giovinezza, che racconta l’adolescenza di Corto Maltese, e a Mū, la città perduta (1988), l’ultima avventura del marinaio, una rielaborazione del mito d’Atlantide.
Published at: 2025-08-20 13:32:56
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