Colpisce il racconto di Marc Innaro sulle pressioni in Rai. Covid, Ucraina e Gaza: fenomeni legati da un filo sottile

Colpisce il racconto di Marc Innaro sulle pressioni in Rai. Covid, Ucraina e Gaza: fenomeni legati da un filo sottile


In particolare ci ha colpito uno spezzone rivelatore del giornalista Marc Innaro nel quale questo professionista dalla schiena dritta racconta il clima di censura e intimidazione a cui sono stati soggetti coloro che hanno voluto semplicemente offrire una prospettiva alternativa su quanto stava (e sta) accadendo all’incrocio dei tre punti dirimenti dell’attuale età dell’emergenza: la gestione pandemica, la guerra in Ucraina, il genocidio (ancora in corso) che Israele sta portando avanti ai danni dei palestinesi. Durante una intervista a Che tempo che fa, Innaro ha infatti raccontato che in Russia la gestione della pandemia era meno “blindata”, più attenta a non opprimere angosciosamente la popolazione usando misure di buon senso, come permettere ai supermercati di avere orari prolungati, pagati dallo stato, e mezzi pubblici più frequenti per evitare affollamenti. Le voci del dissenso sono chiamate ad alzarsi e a farsi coro, perché l’età delle emergenze è il laboratorio dove si prepara la fine dell’umanità, soprattutto occidentale, a partire degli ucraini forzati ad arruolarsi per arrivare alle violenze sulle donne ucraine, dai soprusi degli occupanti agli abusi dei mariti di ritorno dal fronte, e infine il macello dei palestinesi, tutte vittime designate dell’economia emergenziale e di guerra.

Author: Sara Gandini


Published at: 2025-12-07 06:37:00

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