In Russia, la crisi esplosa con particolare intensità nelle ultime settimane, è il risultato di una serie di fattori concomitanti: gli attacchi ucraini contro le raffinerie, la riduzione della capacità di produzione, difficoltà logistiche e un’impennata stagionale della domanda. Tra le strutture danneggiate figurano le raffinerie di Volgograd (Lukoil), Ryazan (Rosneft), siti nelle regioni di Rostov, Samara, Saratov e Krasnodar, oltre alla pipeline Druzhba e al terminal di esportazione di Ust-Luga, gestito da Novatek, colpito da un incendio su vasta scala. Nelle regioni del Primorye e della Transbaikalia si moltiplicano le file e l’uso di coupon, mentre in Crimea e nelle aree occupate dell’Ucraina la carenza di carburante è ormai sistemica.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Francesca Salvatore)
Published at: 2025-08-25 17:10:18
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