In questo scenario è normale che ci siano paura e incertezze da parte di cittadini e imprese ma ciò che conta è che l’Italia oggi gode di un alto tasso di fiducia nel mondo, è considerata un’alleata fedele, leale, importante a livello europeo e transatlantico. L’Istat ci dice che ci sono 25 mesi consecutivi di calo della produzione industriale, che gli stipendi in Italia perdono potere d’acquisto rispetto a trent’anni fa e naturalmente tutto ciò crea un senso di sfiducia percepito dai cittadini e dalle imprese che si augurerebbero una regia sulle politiche industriali nel nostro Paese che purtroppo non si vede. Lo vediamo dalle misure introdotte che sono inefficaci come transizione 5.0 che aveva a disposizione alcuni miliardi per l’innovazione delle nostre imprese ma di questi ad oggi sono stati utilizzati solo 650 milioni e leggiamo continuamente notizie di cambiamenti della misura per renderla più snella e più fruibile ma bastava semplicemente mantenere in vigore transizione 4.0 che aveva funzionato benissimo”.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Luca Romano)
Published at: 2025-04-14 10:04:45
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