Certo, non è escluso che la Russia potrebbe sentirsi incoraggiata dalle aperture di The Donald a prendere una distanza di sicurezza: d’altronde nei tre anni di guerra la Cina non ha mancato di sfruttare la debolezza del momento per spremere l’economia della Federazione e stringere il guinzaglio intorno al collo dell’amico Vladimir. Secondo quanto scrive l’esperto su Foreign Policy, come primo partner commerciale tanto di Mosca quanto di Kiev, Pechino, ha tutte le carte per guidare la distensione: potrebbe convocare un vertice tra Ucraina, Russia, Stati Uniti ed Europa, con l’obiettivo di creare un quadro formale per “colloqui a sette”, composto dai cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, più l’Ucraina e i rappresentanti Ue. “Penso che la prospettiva più ottimistica sia che la Cina svolga un ruolo simile a quello ricoperto con Arabia Saudita e Iran nell’aprile 2023 – spiega a Ilfattoquotidiano.it Zha Daojiong, docente di relazioni internazionali presso la prestigiosa Peking University – La base per l’accordo è stata costruita da anni e anni di dialogo diretto tra sauditi e iraniani, spesso senza un’intercessione cinese.
Author: Alessandra Colarizi
Published at: 2025-08-23 06:55:47
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