Sul palco, sterminato, si celebra «La notte di Certe notti», ossia i trent'anni di una canzone che è uno slogan degli anni Novanta, quelli vissuti in provincia, quelli che «se ti accontenti godi, così così» e che oggi sembrano così distinti e distanti perché dai, il così così non esiste più. non c'era, mentre Fede Poggipollini attacca il giro di chitarra de Il giorno dei giorni e Ligabue ricorda che «sono vent'anni dal primo Campovolo e anche dal disco Nome e cognome» e prima di diventare altro da sé e prende una posizione schietta e frontale in Cosa vuoi che sia: «Questi vogliono dirci che occuparci della crisi climatica sia un lusso». Qui sotto il palco, in questa proiezione degli anni Novanta rivisitati al tempo dei social, nessuno è solo visto che sono ammassati a cantare «Balliamo sul mondo oh oh» e a seguire il palco mobile che è una gigantesca Cadillac rosso fuoco sulla quale la band suona mentre un truck, sapete di quelli che viaggiano implacabili sulle highway americane, la porta in giro per Campovolo come fosse Las Vegas: «Qui mi immagino le due Las Vegas, quella del divertimento ma anche quella della corruzione e delle faide».
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Paolo Giordano)
Published at: 2025-06-22 06:23:47
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