Il momento attuale è però tra i più critici della sua storia, perché Israele reagendo all’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 non ha inteso applicare criteri di una qualche proporzionalità, ma cogliere finalmente l’occasione per radere al suolo la Striscia di Gaza e avere il pretesto di deportarne gli abitanti (pochi) ancora in vita. Insomma, finché nei centri sociali scarsamente frequentati delle nostre periferie si affiggeva uno striscione a sostegno di Gaza, i sionisti non se ne interessavano, ma se la platea di quanti ricevono e accolgono il dissenso per la politica israeliana si amplia, la reazione di condanna non tarda ad arrivare e questo in spregio del diritto democratico di ciascuno di esprimere la propria opinione, in genere poco e male esercitato. Che infatti la proprietaria di una taverna usi il proprio locale per discutere anche di questioni politiche, e abbia una sua posizione dichiarata su fatti che vanno ben oltre la cura del proprio orticello, a me pare essere espressione di civiltà e non di sostegno al terrorismo di Hamas.
Author: Sostenitore
Published at: 2025-05-06 10:38:24
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