Messaggi che hanno spiazzato e preoccupato le diplomazie degli altri membri del G7, allineati sul diritto di Israele a difendersi ma anche sulla necessità di una de-escalation e di un negoziato da non affidare di certo a Putin, ritenuto l'aggressore dell'Ucraina. Gli sherpa, soprattutto quelli europei, sono al lavoro per trovare una posizione comune e discutere come rispondere anche all'appello lanciato dal presidente israeliano Isaac Herzog ai leader del G7: "Dovrebbero essere tutti con noi, perché se volete eliminare le testate nucleari, è meglio che lavoriate insieme, con noi, che vi assicuriate che l'Iran non raggiunga la sua capacità (in termini di risorse per l'atomica), che la nostra regione possa passare alla pace e al dialogo, alla coesistenza e al riavvicinamento". Neppure sui dazi, anche se la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen sta cercando di spianarsi il terreno in vista di un atteso bilaterale grazie a "un'ottima telefonata con il presidente Trump", nella quale ha ribadito il suo impegno "a raggiungere un buon accordo prima del 9 luglio", come ha scritto su X.
Published at: 2025-06-16 05:46:56
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