Quindi la scritta, che potrebbe ricordare alcuni tra i periodi più bui della storia del 900: "I criminali di guerra non sono benvenuti in Sardegna e possono essere perseguiti dalla legge". "Gli anonimi eredi dei nazifascisti ed attuali sostenitori degli jihadisti islamici, autori del cartellone, dovrebbero firmare un manifesto con i loro nomi affinché vengano aggiunti ai firmatari del manifesto della razza fascista degli anni Trenta", denuncia il fattaccio Mario Carboni, presidente dell'associazione Chenabura-Sardos pro Israele, organizzazione che si occupa di riscoprire le radici ebraiche della tradizione sarda. "In questo locale è vietato l'ingresso agli israeliani", il cartello comparso davanti a un bar della stazione della città in provincia di Campobasso, affisso dallo stesso titolare dell'esercizio e rimosso soltanto dopo l'intervento della Polizia.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Domenico Di Sanzo)
Published at: 2025-08-17 03:00:03
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