I fondi per politica agricola comune e per politica di coesione, che tradizionalmente coprono il 70 per cento del bilancio Ue, vengono nettamente ridimensionati, attestandosi a circa il 45 per cento, e sono previsti cambiamenti anche per i meccanismi di distribuzione che favoriscono centralizzazione e centralità di Commissione e stati. Nei più rilevanti documenti sulla visione futura dell’Europa presentati da inizio 2024 a oggi (Rapporto Letta, Rapporto Draghi, Bussola per la competitività dell’Ue, Una politica di coesione modernizzata per rafforzare le priorità strategiche dell’Ue), e ora con il Qfp 2028-2034, le priorità strategiche per il futuro dell’Ue sono fondamentalmente tre: colmare il divario innovativo dell’Ue, la decarbonizzazione, ma soprattutto, il rafforzamento della difesa degli stati Ue. Dopo il vertice della Nato che si è tenuto all’Aia il 24 e il 25 giugno 2025, dove i paesi europei si sono impegnati a destinare, entro il 2035, il 5 per cento del Pil annuo per “requisiti essenziali di difesa e per le spese legate alla difesa e alla sicurezza”, era chiaro che il bilancio pluriennale dell’Ue ne sarebbe stato condizionato.
Author: Segugio 1
Published at: 2025-11-26 09:12:54
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