In Israele non c'è solo una guerra ma un genocidio in corso e nessuno riesce a fermarlo: tuttavia loro possono partecipare agli eventi senza nessuna difficoltà, come se fosse un paese normale. Shaheen ha ricordato le difficoltà a giocare a calcio in Palestina, dove anche giocatori e tecnici, come il ct dell'Olimpica Hani al Masdar, sono morti sotto i bombardamenti: "spostarsi tra città e città è difficile, a causa dei posti di blocco che sono stati messi da Israele - ha spiegato -. Per questo per arrivare agli allenamenti partivo da casa mia quattro ore prima: nonostante questo, tante volte non sono riuscita ad arrivare in tempo agli allenamenti, mentre altre volte ho dovuto dormire a casa dei miei compagni perché la strada nel frattempo era stata chiusa".
Published at: 2025-05-24 10:39:34
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