In Israele, la maggior parte dei guadagni è stata registrata dalle azioni bancarie, mentre il produttore di armi Elbit Systems ha perso oltre il 2%, dinamiche che sembrano suffragare la visione di una fine delle ostilità più vicina di quanto originariamente previsto. Ritorsioni iraniane, blocchi dello Stretto di Hormuz o nuovi imprevisti sviluppi, potrebbero mandare rapidamente in frantumi questo timido ottimismo ed innescare una corsa a beni rifugio (dollari ed oro in primis) oltre, naturalmente, a spingere ulteriormente al rialzo quotazioni di petrolio e gas che, già nelle ultime settimane, hanno riguadagnato valori persi nella prima parte del 2025. Altro scenario preoccupante, che non può essere del tutto escluso, è quello che vede l’Iran venga gettato in una situazione di caos ed ingovernabilità, sulla falsariga di quanto accaduto in Iraq o in Siria, divenendo così un fattore di destabilizzazione per tempi difficili da immaginare.
Author: Mauro Del Corno
Published at: 2025-06-22 14:01:49
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