Un film in cui la morte non esiste, come ci insegnano i migliori fumetti Marvel, perché in un modo o nell’altro si torna in vita quando, ovviamente, la sceneggiatura ha bisogno dell’ennesima smossa inutile: un conflitto epico, ma senza alcuna posta in gioco che ci faccia percepire il pericolo in cui si cacciano i personaggi, che dunque fallisce miseramente, lasciandoci a guardare un’arena da videogioco alla Mortal Kombat, in cui ce le si dà di tutti i colori, ma nel round successivo hai di nuovo a disposizione tutti i personaggi. Grandi e piccini, ricchi e poveri, vicini e lontani, appassionati e occasionali, ecc… E quindi per forza di cose, se vuole convincere qualcuno a spararsi oltre tre ore di un film di animazione digitale il cui protagonista è doppiato da quel ninja di carisma di Sam Worthington (nel senso che il suo carisma è silenzioso e invisibile), bisogna che tutto il resto sia liscio e semplice ed eviti altri ostacoli. L’unico personaggio con un vago accenno di tridimensionalità è Kiri – principalmente perché chiunque è in grado di accorgersi che meglio di Sam Worthington c’è pure Sigourney Weaver che finge di avere 17 anni, e a spostare gradualmente la storia su di lei ci guadagnano tutti (anche se sotto sotto secondo me Cameron sogna di essere quello scapestrato di Spider, l’umano che si integra coi Na’Vi senza bisogno di traslocare su un fisico come il loro).
Author: Nanni Cobretti
Published at: 2025-12-22 07:00:34
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