Un buon sistema di combattimento e un level design abbastanza ispirato non sono infatti sufficienti per far spiccare completamente il volo all’ultima opera di MercurySteam, che si impantana in ingenuità varie e in un’esperienza fin troppo derivativa. Per chi è cresciuto tra un Il Signore degli Anelli e un Eragon, la sinossi e l’ambientazione di Blades of Fire sapranno insomma di già visto, con anche il gameplay che richiama ampiamente quello dei principali GDR di una decina di anni fa. Le nostre ore in compagnia dell’ultima fatica di Mercurysteam passeranno quindi tra chiavi da trovare, scrigni nascosti contenenti artefatti per potenziare vita e vigore e combattimenti contro scheletri, troll, soldati cattivi e, più in generale, tutto ciò che ci si aspetterebbe di incontrare in un’opera del genere.
Author: Giacomo Todeschini
Published at: 2025-05-20 15:02:30
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