Oggi l’aeronautica Usa non può più assammassare i suoi aerei in grandi basi vicine all'azione, come ha fatto negli ultimi decenni; al contrario deve pianificare di sopravvivere e combattere in tutta la profonda "kill zone" della Cina, imparando dalle campagne di salto di isola della guerra del Pacifico e dai conflitti più recenti. In ogni caso gli Usa devono fare i conti con difficoltà formidabili, tra cui la vastità del Pacifico; la densità della potenza di fuoco della Cina; la scarsità di aeroporti utilizzabili; la carenza di hangar a prova di bomba; la vulnerabilità delle petroliere che riforniscono l'aria; la complessità della logistica; e l'interruzione delle reti di dati. Potrebbe contemporaneamente sganciare circa 450 munizioni al giorno sulla seconda catena di isole, tra cui Guam e il suo complesso vitale di basi, a 1.600 nm di distanza; 60 circa su importanti basi posteriori in Alaska; e forse anche alcuni al giorno su luoghi più lontani come le Hawaii, il quartier generale dell'Indo-Pacific Command americano (indopacom), 3.600 nm.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Federico Giuliani)
Published at: 2025-08-31 05:00:22
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