Oggi Mosca controlla il 99% dell'oblast di Lugansk, il 76% del Donetsk e il 75% delle regioni di Zaporizhzhia e Kherson. Un presidente russo che ha sempre posto tra gli obbiettivi della guerra la "liberazione" del Donetsk e del Lugansk non può, dopo tre anni e mezzo di guerra, arrivare al negoziato finale e allo scambio di territori a cui accenna Witkoff senza aver neanche iniziato l'assedio di Kramatorsk e Sloviansk, i due principali capoluoghi ancora in mani ucraine. Le sanzioni secondarie minacciate da Trump sono oggi vere spade di Damocle sospese su Cina e India e Turchia, i tre paesi grazie ai quali il Cremlino può dribblare le sanzioni e continuare a vendere gas petrolio.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Gian Micalessin)
Published at: 2025-08-10 03:00:03
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