Con i 1.538 iscritti che dicono “sì” al sostegno al candidato del Pd alla presidenza della Regione Toscana, Giani, e che battono i 1.030 “no”, accelera la traiettoria di “normalizzazione” del M5S, ormai definitivamente intrapresa, e che fa di questo soggetto politico un cespuglio in più nel centrosinistra, come evidente da un po’. A dire il vero anche no, visto che, a oggi, De Luca farebbe parte della coalizione di centrosinistra, forse addirittura con due liste, la promessa di assessorati pesanti – tra cui si vocifera di quello alla Sanità, settore che pesa per il 60-70% del bilancio regionale – e di una certa continuità amministrativa. È il campo che stiamo provando a costruire come Potere al Popolo!, insieme al sindacalismo che dà battaglia e ha il coraggio di farlo anche su questioni tutt’altro che corporative – vedi i portuali di Genova e la loro battaglia contro l’Italia che diviene “piattaforma logistica” della guerra; ai giovani protagonisti dell’intifada studentesca contro le complicità istituzionali con il genocidio israeliano; ai movimenti di lotta per la casa che, ad esempio, a Milano sono stati tra i primi a mettere in discussione il modello speculativo trasversale di “mani sulla città”; ai singoli e alle associazioni che si oppongono al riarmo e al regime di guerra, oggi promosso trasversalmente dal complesso militare-industriale di cui i governi europei di ogni colore (ultradestra alla Meloni, destra tradizionale alla Merz, estremo centro liberista alla Macron, socialdemocrazia alla Sanchez), seppur con accenti diversi, sono portavoce.
Author: Giuliano Granato
Published at: 2025-08-09 06:00:30
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