E non furono fucilati da degli spietati SS tedeschi, furono fucilati da italiani, da soldati di un valoroso battaglione dell'aeronautica militare, il Battaglione Azzurro, che era scaduto ormai a reparto di torturatori. Questo è soltanto uno dei cento e mille episodi di violenza brutale e cieca di cui si macchiarono i fascisti negli anni della cosiddetta Repubblica di Salò. "Raccontiamo ovviamente la storia di questi ragazzi, la storia dei loro torturatori, dei loro assassini, la storia di un popolo sprofondato nell'abisso della guerra e dell'abbiezione dalla pervicace e assurda volontà di potenza e di conquista del regime fascista e raccontiamo ovviamente anche la storia di Benito Mussolini, l'artefice di tutto ciò, che mentre Milano e l'Italia sprofondavano nel terrore se ne stava sul lago di Garda, a Gargnano, a compiangere nessuna delle sue vittime, nessuno dei suoi concittadini ma soltanto se stesso e a dedicarsi al gioco del tennis" dice Scurati.
Published at: 2025-04-09 14:00:36
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