Gli stessi che sono stati protagonisti di una aggressione, più violenta, al campus Einaudi, contro i rappresentanti dell’Unione giovani ebrei d’Italia e di “Vogliamo studiare”, un comitato laico e trasversale che intendeva presentare un Manifesto per il diritto allo studio”, nell’evento “Per le università come luogo di democrazia e di contrasto all’antisemitismo”. L’aggressione di Torino era stata annunciata: “Nei giorni precedenti – racconta Nathan - quando avevo saputo che c’era stata una chiamata alle armi per impedire la presentazione del mio libro ho avuto un po’ paura, ero un po’ incerto, non sapevo cosa fare ma ho deciso che volevo esserci o meglio che dovevo esserci, perche il libro che ho scritto è contro la censura, contro l’odio, contro l’intimidazione, e non potevo cedere all’intimidazione di una minoranza rumorosa di militanti che pretendono di comandare nelle università e nelle fiere come se ne fossero i padroni”. Erano 20 ragazzi minacciati da decine di manifestanti che li han aggrediti e spintonati e obbligati a uscire dalla sala, addirittura staccando al presidente Ugei, Luca Spizzichino, la spilla che rappresenta la richiesta di liberare gli ostaggi israeliani in mano ad Hamas.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Alberto Giannoni)
Published at: 2025-05-17 06:00:46
Still want to read the full version? Full article