Almasri, nuovi documenti. Ma non cambia nulla: ecco perché

Almasri, nuovi documenti. Ma non cambia nulla: ecco perché


Il giorno dopo la «cacciata» del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi dalla Libia perché «indesiderato», spuntano tre retroscena sostanzialmente identici che accuserebbero il ministro della Giustizia Carlo Nordio per la mancata consegna alla Corte penale internazionale del criminale di guerra Najeem Osama Almasri, su cui indaga il tribunale dei ministri di Roma. Proprio perché l’indagine non ha potuto dimostrare che la colpa della mancata consegna non è del ministro - benché secondo il Corriere della Sera e Repubblica fosse informato sin da subito del suo arresto, seppur in modo informale - ma della Procura generale e della Corte d’Appello che hanno scarcerato il generale libico in un corto circuito giuridico che ha messo in cattiva luce la Digos e la Questura di Torino per un arresto giudicato «irrituale» che invece era a norma, su ordine dell’Interpol. Ma secondo fonti della Corte penale internazionale, l’eventuale errore procedurale segnalato dalla Corte di appello di Roma sulla mancata trasmissione del ministero della Giustizia sarebbe stato facilmente superabile, atteso che il Guardasigilli aveva 20 giorni per convalidare il fermo a partire da lunedì 20 gennaio.

Author: redazione@ilgiornale-web.it (Felice Manti)


Published at: 2025-07-09 08:30:58

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