I rohingya si stabilirono nel sud del Bangladesh, nei pressi della città di Cox’s Bazar, in quello che oggi è il più grande conglomerato di campi profughi al mondo: tuttora vivono in tende e capanne di fortuna, e dipendono dagli aiuti internazionali. Fino all’anno scorso gli Stati Uniti da soli fornivano circa 300 milioni di dollari all’anno per le comunità rohingya, ma è probabile che quest’anno gli aiuti saranno molti meno: l’amministrazione di Donald Trump ha smantellato l’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale degli Stati Uniti (USAID), l’agenzia del governo federale statunitense che forniva aiuti umanitari e assistenza per lo sviluppo in decine di paesi in tutto il mondo. Il Rakhine, la regione di cui sono originari i rohingya, è stata conquistata di recente dall’Esercito d’Arakan, un gruppo di ribelli i quali, come l’esercito prima di loro, hanno attaccato e massacrato le comunità rohingya.
Published at: 2025-09-29 10:13:05
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