È l’evidenza che una figura Onu, incaricata di verificare violazioni dei diritti umani, occupazione, guerre, genocidi, ha scelto deliberatamente di prestare la propria voce e la propria autorità in un contesto in cui il terrorismo è diventato terrorismo armato, attivo, riconosciuto come tale da decine di Stati. Al di là delle prove visive e documentali, il rilancio da parte di una testata internazionale come The Times of Israel conferma che non si tratta di un caso confinato all’Italia, di una polemica domestica o di un attacco mediatico isolato. In una fase storica drammatica come quella attuale — con la guerra in Medio Oriente, migliaia di morti, accuse reciproche di crimini di guerra e genocidio — è poco credibile che chi rivendica di documentare le violazioni e di dare voce ai diritti umani accetti palcoscenici in cui terroristi dichiarati vengono presentati come interlocutori “politici”.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Concetta Desando)
Published at: 2025-12-06 16:05:56
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