L'ombra dell'intelligence ucraina, che ha confermato al Financial Times i raid contro la Kairo e la Vilat, si allunga poi su un altro paio di incidenti sospetti: una petroliera, non sanzionata e gestita dalla società turca Besiktas Shipping ma che quest'anno ha fatto scalo in diversi porti russi, ha subito "quattro esplosioni esterne" al largo delle cose del Senegal mentre un'altra nave battente bandiera russa che trasportava olio di girasole dalla Russia alla Georgia ha riportato un attacco nel Mar Nero. Per gli addetti ai lavori i blitz ucraini contro la flotta ombra della Federazione - composta da oltre 520 petroliere secondo la Kyiv School of Economics - fanno parte di un'escalation di attacchi da parte dell'Ucraina volti a ridurre le entrate legate al settore energetico di Mosca e a rassicurare gli alleati occidentali sulla sua capacità di continuare a condurre operazioni contro il nemico. Kiev, che starebbe attaccando navi vuote per evitare ricadute politiche e ambientali, potrebbe mirare a rendere insostenibile per Mosca il trasporto di greggio attraverso il Mar Nero spingendo così il Cremlino a deviare le esportazioni di petrolio verso il Mar Baltico, con un aumento significativo dei costi e dei tempi di percorrenza.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Valerio Chiapparino)
Published at: 2025-12-03 14:23:56
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