Lo spettacolo non si limita a ripercorrerne i successi sportivi, ma conduce in "un territorio sospeso, un limbo in cui l'atleta, senza essersi reso conto del tutto della sua fine, continua a dialogare con sé stesso e con Dio, chiedendo di poter tornare indietro, di avere più tempo". "Non ho voluto solo rendere omaggio a un atleta atipico e a un ragazzo straordinario - spiega l'autore e interprete Felice Panico - ma ho trovato in Prefontaine un fratello dell'anima, un compagno di corsa ideale. Nato per correre è, insieme, biografia sportiva, meditazione esistenziale e tributo teatrale a un giovane campione, che ha saputo trasformare la corsa in un gesto di resistenza e libertà" conclue la nota.
Published at: 2025-09-06 15:45:50
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