A Liliana Segre la tessera d'onore degli internati militari

A Liliana Segre la tessera d'onore degli internati militari


La storia dei molti militari italiani che - rifiutandosi di continuare a combattere per gli eserciti dell’Asse, all’indomani dell’8 settembre - furono catturati e deportati nei territori della Germania, dopo l’armistizio, e qui inviati nei campi di detenzione. Le cifre parlano di poco meno di 200mila soldati che scelsero di continuare la guerra, e oltre 600mila che invece, rifiutandosi di collaborare con le formazioni tedesche della Wehrmacht e delle SS, poi con la Repubblica sociale italiana, divennero sostanzialmente prigionieri di guerra, considerati «internati militari» e infine dopo la guerra lavoratori civili, senza godere di alcuna tutela, neanche quella riconosciuta ai prigionieri dalle convenzioni internazionali. La Guardia di Finanza, insieme alla Fondazione Memoriale della Shoah, in collaborazione con il Comune e il Museo Storico della Guardia di Finanza, con Lorenza Ghidini (direttrice di Radio Popolare) come moderatrice, organizza infatti una mattinata di approfondimento, dedicata alla memoria storica, con particolare riferimento al ruolo delle Fiamme gialle nella Liberazione della Città di Milano, ricostruendo quella vicenda e le figure che con coraggio la animarono.

Author: redazione@ilgiornale-web.it (Alberto Giannoni)


Published at: 2025-04-09 17:00:40

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