Dopo una dura gavetta vissuta arrangiandosi come poteva (garzone, fattorino…), Tazio ricevette in regalo dalla zia una fotocamera con la quale cominciò a girare il quartiere, immortalando amici e parenti finché, finita la guerra, si rese conto che per lui essere un fotografo non era solo un modo di raccogliere qualche soldo, ma un destino irrinunciabile, e si accanì a scattare immagini per le strade di Roma finché non venne notato da un amico fotoreporter professionista, Sergio Strizzi di Publifoto, già attivo nel cinema, che lo introdusse nell’agenzia V.E.D.O. La sua foto dello spogliarello della ballerina turca Aïché Nana (al secolo Kiash Nanah), scandalosa per il 1958 (restò con i soli slip) e scattata da Secchiaroli (che aveva già una propria agenzia, la Roma’s Press Photo) al Rugantino di Trastevere (al suo posto piazzarono una banca…), ha fatto il giro del mondo: un’immagine densa di significati che andavano ben oltre la nudità della ballerina. Tazio 100, questo il titolo dell’esposizione organizzata dal figlio David e dalla biografa Giovanna Bertelli, è – spiegano gli organizzatori – “suddivisa in tre sezioni: una sul lavoro del paparazzo, fra inseguimenti e fughe, la Roma della Dolce Vita e del Rugantino; una che si focalizza sui ritratti ai volti più iconici del cinema internazionale e italiano come Claudia Cardinale, Brigitte Bardot, David Hemmings, Marcello Mastroianni, e i registi, da Federico Fellini, a Michelangelo Antonioni, a Pierpaolo Pasolini; una dedicata a Sophia Loren, attrice e donna”.
Author: Michele Bazan Giordano
Published at: 2025-10-11 05:45:40
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